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INTERNET & INFORMATICA
 
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30 Settembre 2004 pag. 13 numero 293

INTESA GOVERNO-MICROSOFT PER SICUREZZA INTERNET
Il Ministero delle Comunicazioni e Microsoft Italia hanno siglato un’intesa per rendere internet più sicuro, soprattutto per i minori. L’obiettivo del protocollo è realizzare “una cooperazione nell’area della sicurezza delle reti e dei sistemi informativi”. Sarà costituito un gruppo di lavoro misto che avrà il compito di definire azioni congiunte per la protezione delle reti, per la lotta al crimine telematico e per formare nel Paese una “cultura” della sicurezza informatica.

UE: DATI BIOMETRICI SUI VISTI NEL RISPETTO DELLA PRIVACY
L’inserimento dei dati biometrici nei permessi di soggiorno e nei visti rilasciati a cittadini extracomunitari deve essere fatto nel rispetto dei principi generali della protezione dei dati. Lo sottolineano i Garanti europei della privacy, che hanno espresso perplessità sulla proposta di creare un database dei visti centralizzato a livello europeo, il cosiddetto Vis, Visa information system, da affiancarsi al Sis (Sistema di informazione Schengen) e a Eurodac (il database contenente informazioni sulle richieste di asilo, con le impronte digitali dei richiedenti).

MICROSOFT E AMAZON INSIEME CONTRO LO SPAMMING
Le due aziende hanno avviato una collaborazione per combattere contro le truffe online. In particolare Microsoft e Amazon hanno avviato una causa congiunta nei confronti della canadese Gold Disk Canada, considerata responsabile dell’invio di milioni di messaggi di posta elettronica che contenevano i marchi contraffatti di diverse società, fra le quali Amazon.com e Hotmail.com. Le due società stanno collaborando alla realizzazione di una soluzione tecnica che renda difficoltoso l’invio di mail spazzatura o fraudolente ai consumatori. Microsoft, inoltre, ha avviato nove cause legali contro spammer, tra i quali un’azienda di web hosting che fa promozione tramite posta elettronica. L’azienda di Redmond ha dichiarato di avere superato le cento cause legali contro gli spammer, di cui oltre settanta in corso negli Stati Uniti.

E’ ITALIANO IL PRIMO COMPUTER CHE RISOLVE LE PAROLE CROCIATE
E’ nato in Italia, all’università di Siena, il primo prototipo di computer enigmista, in grado cioè di risolvere i cruciverba andando a cercare le risposte su internet servendosi dei motori di ricerca. Ideatori del progetto sono Marco Gori e Marco Ernandes. Per il momento il programma enigmista funziona soltanto in lingua inglese.

BOLLINO ROSSO PER I VIDEOGAME VIOLENTI
Per consentire una maggiore tutela di protezione per gli utenti più giovani, le aziende produttrici di videogiochi saranno obbligate a stampare sulla copertina l’età consigliata e simboli che indichino i temi trattati. Nel corso dell’Advisory Board europeo per i videogiochi di Roma, il ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri ha dichiarato di avere allo studio una normativa che permetterà di armonizzare al contesto italiano il codice di salvaguardia europeo Pegi (Pan European Game Information), già in uso in molti paesi Ue. Le aziende aderenti al Pegi sono obbligate a stampare sulla copertina dei videogiochi una serie di informazioni sul prodotto. Il rappresentante per l’Italia nell’Advisory Board, Roberto Genovesi, ha annunciato la disponibilità ad attuare nuove iniziative in ambito nazionale ed europeo per diffondere nei luoghi di aggregazione giovanile la conoscenza del codice Pegi.

AL BRAND PIACE LA PUBBLICITA’ ONLINE
Da una ricerca elaborata da Dynamic Logic per la European Interactive Advertising Association (Eiaa) emerge che la pubblicità online sia utile per aumentare la notorietà del brand e la propensione all’acquisto. La ricerca ha analizzato le risposte di oltre 160.000 persone in tutta Europa. Le campagne online hanno generato una crescita della brand awareness del 5,4% e hanno contribuito alla crescita di altri dati: ricordo del messaggio (45,3%), associazione messaggio (21,6%), propensione alla marca (5,6%), propensione all’acquisto (4,9%). Eiaa è l’organizzazione commerciale pan-europea che rappresenta i fornitori di media interattivi.

BLOGGER IRANIANI CONTRO LA CENSURA
In Iran i navigatori fanno rinascere i giornali chiusi dal regime sotto forma di blog. In rete sono già state pubblicate versioni ridotte dei giornali riformisti “Emrooz”, “Rooydad” e “Baamdad”. Il governo cerca di correre ai ripari studiando una intranet che dovrebbe impedire l’accesso alla rete mondiale. Gli internauti iraniani potrebbe aggirare le maglie della censura inviando le notizie tramite mail.